Posts Tagged ‘tifosi’

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FENOMENOLOGIA DEL TIFOSO INTERISTA

25 novembre 2010

curvanordmilano.net

San Siro, Inter-Twente, voci.

  • Foto di gruppo:  “Correte, Porco xxx”
  • “Siediti, maiale!”
  • Biabiany punta l’avversario: “Dai, cane, dai. Forza, cane”
  • “Porcu xxx, l’è minga bun”
  • “Bravo Pandev, l’unica cosa buona della serata è che stai uscendo”
  • Ancora Biabiany con la palla: “Bau, bau, bau! Vai cane, bau”
  • “Dejan sei un eroe!”
  • “Metti Natalino, metti Natalino, metti Natalino”
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ULTIMO SCATTO

23 luglio 2010

Nel 2002,  mese di aprile, ero andato alla Pinetina per vedere i ragazzi di Cuper mentre preparavano Inter-Piacenza (sarebbe finita 3-1, penultima di campionato, poi perso il 5 maggio). Ero andato per il solito saluto simbolico, per la presenza. E per vedere Ronaldo. Non avrei mai immaginato che quella sarebbe stata l’ultima volta che l’avrei visto. Era il Ronaldo vero, che stava ritrovando la forma migliore, che ci stava trascinando nelle ultime partite. Ad un certo punto della partitella gli arrivò un pallone rasoterra. Si alzò la palla di prima e rovesciò, segnando un gol splendido. Applausi convinti per il Fenomeno. Era bello andare ad Appiano e sapere di avere lì, a 3 metri, divisi solo da una rete, Ronaldo. Ripeto, Ronaldo a tre metri. Elettrizzante, magico. Era quasi la stessa cosa con Ibra, ma tra Mancini e Mou di allenamenti nel campo della tribunetta se ne sono visti pochi.

Adesso che c’è Benitez, siamo già a tre allenamenti a porte aperte. Mancano i nazionali, quindi mancano Eto’o, Milito e Sneijder. E allora perché si va ad Appiano? Innanzitutto per stare vicino ai tricampioni, a vederli, a ringraziare, ancora e ancora. A salutare il capitano, che guida sempre il gruppo con Cordoba e Cambiasso, come se fosse sempre il primo giorno. Certo, adesso c’è anche Coutinho. Basso, direi molto basso. Corre un po’ come Pato, si muove con agilità e si vede che ha voglia, tremendamente voglia, di mettere in mostra le sue doti. C’è Biabiany, che va velocissimo, e Chivu fa di tutto per fermarlo. Ma per vedere qualcosa di più, per sperare nel colpo di genio, c’è sempre Mario.

Che fa il riscaldamento come quei ragazzini indolenti che non vogliono fare quello che gli dice il mister, ma solo perché si divertono a non farlo bene, apposta. Che quando corre, è sempre l’ultimo e quasi si trascina. Che quando fa le partitelle viene richiamato in continuazione: “Mario, dai Mario”. Poi però gli arriva il pallone, lo tratta con eleganza, classe e inventa il numero. La gente ha apprezzato. Applausi, un po’ timidi. Sembra che passato l’effetto Mou sia tutto soft. Forse l’unico modo per elettrizzare di nuovo la gente, che comunque non è appagata, anzi, c’è solo tanto bisogno di dare la palla a Mario e gridargli: “Mario, fai tu”. Ma ormai è tardi. Credo lo sia più per colpa sua che dell’Inter. E allora, quella che ho scattato, forse è l’ultima foto di Balotelli ad Appiano. Ho come l’impressione che non lo incrocerò più.

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SEMBRA IMPOSSIBILE…

3 febbraio 2010

Apriamo oggi una nuova rubrica dedicata ai cori più belli e significativi dei tifosi di tutto il mondo. E il primo coro è un inno alla sofferenza e all’attaccamento alla squadra da parte dei tifosi del Toro. Che soffrono tanto, più di tanti altri, ma dimostrano di essere sempre al fianco di quei colori gloriosi. È vero, proprio i tifosi del Torino hanno picchiato i giocatori: gesto gravissimo e ingiustificabile. E neanche dettato dal troppo amore. Quello che invece dimostrano gli eroi della Maratona e tutti quelli che vivono per i colori granata.

Sembra impossibile…che segua ancora te. Questa è una malattia che non va più via… Vorrei andar via, vorrei andar via di qua. MA NON RESISTO, LONTANO DA TE

Ps – da notare la maglia di Meroni, il canotto giallo su cui viene trasportata una ragazza e il coinvolgimento della gente: alla fine si tratta di una piazzola di sosta e niente più. Li stimo.