
SI VINCE COSÌ
21 aprile 2008L’Inter soffre, ma resiste e vince. La Roma adesso è lontana. Forse troppo
Se titolo sarà, sarà il titolo della difesa, della concretezza, della solidità. La Roma gioca meglio? Beh, ma se per giocare meglio fa 1-1 in casa con il Livorno, o perde 3-0 a Siena, allora forse c’è qualcosa ancora che manca alla Roma per il salto di qualità. L’Inter ieri ha aggiunto un pezzo importantissimo al titolo che adesso dista solo sei punti. E lo ha fatto a Torino, tirando in porta due volte (gol di Cruz e palo di Balotelli), e subendo costantemente la pressione del Torino furioso, tanto arrembante quanto impalpabile sotto porta. Materazzi e Burdisso hanno costruito la diga insormontabile, hanno dato la garanzia sia sui palloni alti che nelle mischie. E dire che i primi titolari di questa Inter erano Cordoba e Samuel, fuori da mesi, ma che avevano garantito un rendimento altissimo. L’Inter, quest’anno ha subito solo 21 reti, contro le 34 della Roma. E hanno segnato lo stesso numero di reti, una in meno della Juve, che grazie a Trezeguet-DelPiero è a quota 63.
L’Inter di ieri, ad un certo punto schierava: Materazzi-Burdisso-Rivas-Maicon-Maxwell-Chivu-Zanetti, in pratica 7 giocatori + Julio Cesar dedicati ad arginare gli avversari. Brutto calcio? Forse, ma più l’obiettivo è vicino, più va raggiunto con i mezzi possibili. E dato che l’assenza di fantasia in avanti è cronica e l’unico che può regalare novità è Balotelli, è giusto che l’Inter si difenda dignitosamente e praticamente. In questo modo ha blindato la propria porta, e, probabilmente, i suoi sogni di gloria.
L’Inter di ieri, ad un certo punto schierava: Materazzi-Burdisso-Rivas-Maicon-Maxwell-Chivu-Zanetti, in pratica 7 giocatori + Julio Cesar dedicati ad arginare gli avversari. Brutto calcio? Forse, ma più l’obiettivo è vicino, più va raggiunto con i mezzi possibili. E dato che l’assenza di fantasia in avanti è cronica e l’unico che può regalare novità è Balotelli, è giusto che l’Inter si difenda dignitosamente e praticamente. In questo modo ha blindato la propria porta, e, probabilmente, i suoi sogni di gloria.
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